Le principali terapie
Cos’è il cancro | Incidenza | Mortalità | Sopravvivenza | Prevalenza |
Esistono diversi approcci nel trattamento delle neoplasie. Sono rappresentati dalla chirurgia, dalla chemioterapia, dalla radioterapia, dall’immunoterapia e dalle terapie biologiche. Queste armi possono essere utilizzate singolarmente o in combinazione. Nel corso degli anni la ricerca ha portato a terapie sempre più efficaci, in grado di ridurre la mortalità e di migliorare la sopravvivenza a lungo termine, con minori effetti collaterali.
Le principali terapie sono:
- Chirurgia: quando la diagnosi è precoce e la massa ha dimensioni ridotte, può costituire l’unica terapia necessaria. In altri casi, la chirurgia va affiancata alla chemioterapia o ad altre tipologie di cura.
- Chemioterapia: si basa sulla somministrazione di specifici farmaci che distruggono le cellule tumorali e interferiscono con la loro crescita, prevenendone la riproduzione. Vengono di solito somministrati per via endovenosa (in strutture ospedaliere) o orale (generalmente sotto forma di compresse).
- Radioterapia: attraverso l’uso di radiazioni ad alta energia si può colpire e distruggere le cellule tumorali. L’ulteriore obiettivo è danneggiare il meno possibile quelle sane. La radioterapia può essere utilizzata da sola oppure dopo l’intervento chirurgico.
- Immunoterapia: è un tipo di trattamento che stimola le cellule del sistema immunitario a combattere la malattia e persegue una strategia opposta a quella delle terapie “classiche”. Non colpisce direttamente le cellule tumorali, ma attiva i linfociti T del paziente che diventano in grado di distruggere il tumore.
- Terapie biologiche: dette anche terapie a bersaglio molecolare (target therapy), sono rivolte contro quei meccanismi che controllano la crescita e la diffusione del cancro (bersagli molecolari). Possono includere gli anticorpi monoclonali, i fattori di crescita, i vaccini e le terapie genetiche.
Bibliografia:
“I numeri del cancro in Italia 2020” (AIOM, AIRTUM, SIAPEC-IAP)