Antibiotici: l’uso cala in Italia

Milano, 30 giugno 2021 – Diminuisce l’utilizzo degli antibiotici nel nostro Paese. Non abbastanza, però. I livelli di consumo e di resistenza ai farmaci restano ancora tra i più alti in Europa. E’ quanto emerge dal rapporto “Consumo di antimicrobici e resistenza nei batteri dell’uomo e degli animali”, redatto dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e Agenzia europea per i medicinali (Ema). Per la prima volta in Europa si attesta un uso degli antibiotici in allevamento inferiore al consumo umano. Lo studio, che esamina dati tra il 2016 e il 2018, è il terzo sul tema condotto dalle agenzie Ue con l’approccio “One Health” che collega la salute degli animali, dell’uomo e degli ecosistemi. “L’uso di antibiotici è diminuito e, per la prima volta, è inferiore negli animali da produzione alimentare che nell’uomo. Si tratta di una notizia incoraggiante che ci porta a ritenere che le misure in atto siano efficaci e la strada imboccata quella giusta”, commenta il direttore di Efsa, Bernhard Url. Secondo il quadro che emerge dallo studio la situazione in Europa varia in modo significativo in base al Paese e alla classe di antibiotici. La situazione migliora in Italia, si legge nello studio, con una chiara tendenza alla diminuzione dei consumi tra il 2014 e il 2018. Ma il fenomeno della resistenza resta, purtroppo, ancora alto.

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