Cervello: se si riposa lavora meglio

Milano, 28 giugno 2021 – Quando a riposo, mette a punto le sue potenzialità e ottimizza le proprie prestazioni future. Si tratta del cervello ed a ipotizzarlo sono stati i ricercatori italiani. Lo studio, che coinvolge Cnr, Università di Padova, Irccs ospedale San Camillo Venezia, Padova Neuroscience Center e Veneto Institute of Molecular Medicine, è pubblicato su Trends in Cognitive Sciences. E’ noto che anche quando dormiamo il nostro cervello svolge un’attività spontanea, non connessa allo svolgimento di compiti specifici. “L’attività spontanea potrebbe riflettere il funzionamento di un modello generativo”, spiegano Giovanni Pezzulo dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma e Marco Zorzi del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova. “I modelli generativi sono molto usati in Intelligenza artificiale per la loro capacità di generare spontaneamente, in un senso allegorico ‘immaginare’, degli stimoli come immagini o video simili a quelli che hanno appreso”. “Allo stesso modo il ‘modello generativo’ del cervello – continuano i ricercatori – è utile per la risoluzione di compiti particolari come il riconoscimento di un volto o la pianificazione di un’azione da svegli, ma rimane attivo anche quando è a riposo. In questo stato, dunque in assenza di un preciso compito da svolgere e di forti stimoli esterni, l’attività spontanea potrebbe servire ad ottimizzarne le capacità di apprendimento e le prestazioni future del cervello”. “Quando sogniamo l’attività spontanea genera impressioni, emozioni, comportamenti, e perfino giudizi morali che sono indistinguibili da quelli che eseguiamo da svegli”, aggiunge Maurizio Corbetta del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova. “Il cervello – conclude Corbetta – è l’organo del corpo che in assoluto consuma più energia, circa il 20-25% del budget metabolico totale contro solo il 2% della massa corporea, e questo fabbisogno elevato dipende in gran parte dall’attività spontanea”.
Lascia un commento