Covid: mattinieri più resistenti allo stress da lockdown

Pisa, 28 maggio 2021 – I mattinieri sono stati più resilienti; hanno gestito meglio lo stress causato dal primo lockdown che ha interessato il nostro Paese. A dirlo uno studio pubblicato su ‘Chronobiology International’ e condotto dal laboratorio Sonnolab dell’Università di Pisa e dall’Istituto di management della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. L’indagine è stata realizzata attraverso un questionario online al quale hanno risposto circa 1.300 persone da 19 diverse Regioni italiane. I ricercatori hanno impiegato scale di valutazione ben note in letteratura per misurare il cronotipo, la qualità del sonno e la resilienza. È risultato così i che i mattinieri sono stati più resilienti e hanno sviluppato meno reazioni da stress post-traumatico rispetto ai nottambuli. Per quale motivo? Lo spiegano i ricercatori: chi va a letto presto e si sveglia presto ha goduto di una migliore qualità del sonno rispetto di chi va a letto tardi e si sveglia tardi. “Bisogna prestare molta attenzione alla qualità del sonno e al ruolo del cronotipo nei meccanismi di adattamento a situazioni croniche stressanti, come quella legata alla pandemia – ha spiegato Andrea Bazzani, primo autore dello studio e medico perfezionando della Scuola Sant’Anna – Il cronotipo, ovvero la preferenza individuale per i ritmi sonno-veglia, è infatti strettamente associato alla qualità del nostro sonno e mediamente i mattutini hanno un sonno qualitativamente migliore rispetto ai nottambuli“. “Sarà utile condurre ulteriori studi in merito per approfondire, anche con tecniche di telemonitoring, la qualità del sonno e i ritmi circadiani della popolazione in studio – ha aggiunto Ugo Faraguna dell’Università di Pisa – ma siamo fiduciosi che questi primi risultati possano incentivare l’impiego di strategie di promozione di una corretta igiene del sonno e interventi di cronobiologia che mitighino l’impatto di situazioni stressanti e croniche”.

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