Stile vita sano base di longevità, vince predisposizioni geniche
L’aspettativa di vita di un individuo dipende soprattutto dai suoi stili di vita, quattro in particolare sono i fattori più protettivi: non fumare; svolgere attività fisica regolare; un sonno notturno adeguato; e una dieta sana. Infatti uno stile di vita sano può addirittura compensare gli effetti dei geni che riducono l’aspettativa di vita di oltre il 60%. Lo suggerisce un’analisi pubblicata online sulla rivista BMJ Evidence Based Medicine e condotta presso la Zhejiang University School of Medicine, Hangzhou, in Cina. Per di più, uno stile di vita poco salutare porta a un rischio aumentato del 78% di morire prima del previsto, indipendentemente dalla predisposizione genetica. Gli esperti sono partiti da un punteggio di rischio poligenico (PRS) che combina gli effetti di molteplici varianti genetiche e calcola la predisposizione genetica complessiva di una persona a una vita più lunga o più breve. Hanno poi stimato quanto conta lo stile di vita, che include il vizio del fumo, il consumo di alcol, la qualità della dieta, l’ammontare di sonno e i livelli di attività fisica, sulla longevità.
I ricercatori hanno coinvolto 353.742 adulti. Hanno calcolato per ciascuno un punteggio per lo stile di vita suddividendo il campione in tre gruppi: stili di vita sano (23% dei partecipanti), intermedio (56%), e insalubre (22%). Durante un periodo di monitoraggio medio di quasi 13 anni, 24.239 partecipanti sono deceduti. Coloro che erano geneticamente predisposti a una vita breve avevano il 21% in più di probabilità di morire prima rispetto a coloro geneticamente predisposti a essere più longevi, indipendentemente dal loro stile di vita. Allo stesso modo, coloro che avevano uno stile di vita insalubre avevano il 78% in più di probabilità di morire prima del tempo rispetto a quelli con uno stile di vita sano, indipendentemente dalla loro predisposizione genetica. Gli individui con elevato rischio genetico di vita più breve e con uno stile di vita insalubre avevano il doppio delle probabilità di morire rispetto a quelli geneticamente predisposti a una lunga vita e con uno stile di vita sano.