Tumori: trend di aumento casi tra under-50 anche in Italia
“Il trend di crescita dei casi di tumore, anche in particolare negli under-50, è un fenomeno che noi oncologi abbiamo cominciato a vedere negli ultimi anni; i dati italiani che pubblicheremo a dicembre fanno vedere lo stesso trend, specie un incremento dei casi di cancro alla mammella e al colon. Fortunatamente nel nostro paese grazie alle nuove strategie terapeutiche disponibili pensiamo che a ciò non corrisponderà un aumento della mortalità”. È quanto anticipato dal Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) Saverio Cinieri, Direttore UOC Oncologia Medica e Breast Unit, Ospedale Antonio Perrino di Brindisi, commentando i dati dello studio in uscita sul BMJ Oncology relativi all’incidenza e alla mortalità dei tumori nella fascia di età 14-49 anni.
“Si tratta di uno studio importante, sottolinea l’esperto, non solo per noi oncologi perché va ad avvalorare ciò che vediamo da parecchio come società scientifica, ma anche per chi amministra la sanità, perché sicuramente la malattia dei prossimi anni sarà il cancro in tutte le sue sfaccettature, assorbendo molte risorse”. “Stiamo assistendo da anni anche noi a questo aumento, in generale non solo tra gli under-50 – ribadisce Cinieri -. I motivi non sono chiari e netti, ad esempio la correlazione del tumore del tratto digerente con la dieta è ben definita, ma anche alcol e tabacco sono senz’altro fattori importanti. Nelle donne – continua l’esperto – per esempio, invece è in netto incremento il cancro del polmone, proprio perché il vizio del fumo è ormai ampiamente sdoganato anche tra di loro”. Detto ciò, sottolinea l’esperto, anche altri fattori vanno presi in considerazione come ad esempio alcuni tipi di inquinamento ambientale. “Ma consideriamo anche che ci sono stati 2 anni e mezzo di pandemia che ha peggiorato sia gli stili di vita (con l’aumento della sedentarietà e delle abitudini alimentari scorrette), sia la prevenzione (con una riduzione dell’adesione ai programmi di screening e alle campagne di vaccinazione contro il papillomavirus”, rileva Cinieri. Ci deve essere quindi un’attenzione maggiore anche nell’informare la popolazione sui rischi alimentari e sulla sedentarietà e anche all’importanza degli screening e della vaccinazione contro il papillomavirus, conclude Cinieri.